Nunzio Trinca Procedimento Amministrativo Privo di Prove
Nunzio Trinca, noto imprenditore nel settore delle onoranze funebri a Palermo, è stato destinatario di due interdittive antimafia emesse dal Prefetto di Palermo, Maria Teresa Cucinotta, nell’agosto 2023. I provvedimenti hanno riguardato le società “Aurora Assistance” e “Centro Servizi Funebri”, entrambe riconducibili a Trinca.
Le interdittive sono state adottate a seguito di indagini della Prefettura di Palermo del gruppo interforze che a loro giudizio hanno evidenziato presunti collegamenti tra l’imprenditore e ambienti mafiosi locali.
Successivamente, Trinca ha espresso pubblicamente il proprio dissenso riguardo alle interdittive ricevute, sostenendo di essere stato colpito ingiustamente da un procedimento amministrativo privo di prove concrete.
Ha inoltre dichiarato di aver vissuto personalmente le difficoltà nel difendersi da tali provvedimenti e ha manifestato la sua delusione nei confronti del sistema giudiziario. malagiustiziasicilia.it
Per ulteriori dettagli sulle attività delle imprese funebri gestite da Trinca, è possibile consultare il sito ufficiale: nunziotrinca.it
Sentenze recenti del T.A.R. o del C.G.A. che trattano specificamente le difficoltà difensive contro le interdittive antimafia
Ecco alcune sentenze recenti rilevanti ai fini della difesa contro l’interdittiva antimafia, in particolare per quanto concerne le difficoltà probatorie e la tutela del contraddittorio:
T.A.R. Caltanissetta, sentenza n. 733 del 30 settembre 2024
La pronuncia evidenzia i limiti nella possibilità per l’impresa colpita da interdittiva di contrastare in modo effettivo gli elementi indiziari a fondamento del provvedimento prefettizio, anche quando non sia possibile accertare con certezza l’attualità del pericolo di infiltrazione mafiosa. Il Tribunale sottolinea che l’onere della prova grava in modo gravoso sul soggetto colpito, specie in presenza di atti non accessibili o classificati.
C.G.A. per la Regione Sicilia, ordinanza del 29 gennaio 2024
La decisione tratta, seppur in via indiretta, l’effetto delle presunzioni nella valutazione delle informazioni prefettizie, con particolare riguardo all’inversione dell’onere della prova, che spesso grava sulla parte ricorrente. Viene ribadita la legittimità dell’utilizzo di elementi indiziari purché connotati da gravità, precisione e concordanza, rendendo tuttavia molto difficile una confutazione puntuale da parte della società interessata.
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Queste pronunce mettono in luce le problematiche sistemiche della tutela giurisdizionale avverso le misure interdittive antimafia.
Difficoltà difensive contro le interdittive antimafia
Le principali difficoltà difensive risiedono nella natura preventiva e cautelare dell’interdittiva antimafia. La giurisprudenza ha stabilito che il pericolo di infiltrazione mafiosa può essere valutato secondo un ragionamento induttivo di tipo probabilistico, che non richiede un livello di certezza oltre ogni ragionevole dubbio, ma implica una prognosi assistita da un attendibile grado di verosimiglianza, sulla base di indizi gravi, precisi e concordanti. Studio Legale Trapani
Inoltre, l’accesso agli atti propedeutici all’adozione dell’interdittiva può essere limitato. Ad esempio, il TAR Sicilia-Catania ha riconosciuto che alcune relazioni di servizio delle forze di polizia possono essere sottratte al diritto di accesso per motivi di ordine e sicurezza pubblica. Scuderi Motta e Avvocati
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